Non solo Superbonus: tutte le misure per il settore Energia del Decreto Rilancio

Tra le misure per il settore energia del DL Rilancio, interventi a sostegno del meccanismo dei Certificati Bianchi e riduzione degli oneri delle bollette elettriche delle Pmi

Non c’è solo il Superbonus, dentro il pacchetto “energia” del Decreto Rilancio. Dello sgravio fiscale al 110% per interventi di efficientamento energetico e adeguamento sismico abbiamo parlato approfonditamente, ora ci concentriamo sulle altre misure contenute nel DL 34/2020 per il settore:

  • Bonus Bici: per agevolare spostamenti individuali sostenibili destinati ad aumentare alla luce della ridotta capacità del Tpl e alla minore propensione ad utilizzarlo per l’emergenza sanitaria, si introduce un “bonus mobilità” destinato ai residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitantipari al 60% della spesa sostenuta e comunque non superiore a euro 500, a partire dal 4 maggio 2020 (data di avvio della fase 2) e fino al 31 dicembre 2020, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard, monopattini e monowheel ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture. Tale ‘buono mobilità’ può essere richiesto per una sola volta ed esclusivamente per una delle destinazioni d’uso previste. Su Ingenio abbiamo ampiamente approfondito l’argomento;
  • riduzione degli oneri delle bollette elettriche delle Pmi: l’art.30 riduce la spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in BT diverse dagli usi domestici. In particolare per i mesi di maggio, giugno e luglio, l’Arera dovrà rideterminare le tariffe di distribuzione e misura dell’energia elettrica al fine di azzerare le attuali quote fisse indipendenti dalla potenza relative alle tariffe di rete e agli oneri generali per tutti i clienti non domestici alimentati in bassa tensione, mentre per i soli non domestici in BT con potenza superiore a 3,3 kW le tariffe di rete e gli oneri generali saranno rideterminati applicando una potenza “virtuale” fissata convenzionalmente a 3 kW. Sono esclusi gli oneri di commercializzazione. Per l’attuazione della misura p autorizzata la spesa di 600 milioni di euro per il 2020 attraverso un versamento del Mef sul Conto emergenza Covid istituito presso la Csea;
  • interventi a sostegno del meccanismo dei Certificati Bianchi: l’art.41 prevede (comma 1) una proroga della chiusura dell’anno d’obbligo 2019, fino al 30 novembre 2020. Tale possibilità garantirebbe al mercato un tempo più adeguato per potersi riassestare dopo l’attuale emergenza anche in considerazione della già scarsa liquidità che caratterizzava il sistema. Il comma 2, con riferimento ai Certificati Bianchi per la cogenerazione ad alto rendimento (CAR), permette al contempo di incrementare la liquidità di Certificati immessi sul mercato tramite l’anticipo dell’inizio del periodo di rendicontazione alla data di entrata in esercizio per i nuovi impianti, che a normativa vigente dovrebbero attendere il 1° gennaio dell’anno successivo;
  • Fondo per il trasferimento tecnologico e la fondazione Enea Tech: l’art.42 dispone la creazione del Fondo per il trasferimento tecnologico, istituito nello stato di previsione del Mise con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2020 finalizzato a sostegno dei processi di innovazione in particolare delle start-up, attraverso una collaborazione pubblico-privato;
  • rafforzamento ecobonus auto: l’art. 44 tratta il rifinanziamento dell’ecobonus auto, introdotto dalla Legge di Bilancio 2019 e che prevede un incentivo all’acquisto di auto con emissioni di CO2 fino a 60 g/km, ossia elettriche pure e plug-in. La norma del DL Rilancio incrementa il fondo di 100 milioni di euro per il 2020 e 200 milioni di euro per il 2021;
  • Ricerca e innovazione: l’art.238 è dedicato a un “Piano di investimenti straordinario nell’attività di ricerca”, mentre il 239 alla creazione di un Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, con una dotazione 2020 di 50 milioni di euro.

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